22 km di passi
Si parte dall’Albergue di Ages alle 5.30 con il buio. Assistiamo al sorgere dello spicchio di luna calante nel cielo quasi nero prima dell’alba. Spettacolo fantastico. Camminiamo sull’asfalto, l’aria è fresca. Passiamo il cartello dall’abitato di Atapuerca , famoso per il parco archeologico e poi iniziamo su sentiero la salita alla Cruz de Matagrande, dove facciamo una foto con il nostro amico orientale che incontriamo quasi ogni giorno e con il quale abbiamo instaurato un silenzioso ma caloroso modo di comunicare. Nel frattempo ecco il sole che esce fuori dall’orizzonte alle nostre spalle. Dalla Cruz si apre la visuale sulla piana di Burgos che intravediamo in lontananza. Prendiamo la deviazione del sentiero per Villaval alla ricerca di un bar per la colazione. Tutto chiuso, data l’ora, e al successivo abitato, Cardenuela Rio Pico finalmente troviamo aperto un bar dove piano piano arrivano anche gli altri pellegrini.
Poi, sempre al fresco e con un sole che ci scalda in un cielo senza nuvole, procediamo su asfalto l’avvicinamento a Burgos attraverso una variante che evita il passaggio nella zona industriale e ci porta a costeggiare per un lungo tratto il perimetro dell’aeroporto e poi per alcuni chilometri seguiamo il parco fluviale del Rio Arlanzon fino a giungere a ridosso della zona storica di Burgos, entrando per l’Arco S. Juan e giungendo rapidamente all’hotel Cordon, dove abbiamo prenotato. Oggi ci trattiamo bene, dopo aver utilizzato sempre strutture per pellegrini, scegliamo un albergo (dove arrivano anche altri pellegrini) e approfittiamo di un miglior comfort.
Questa giornata cittadina apre una parentesi sulla nostra quotidianità di cammino in ambiente più naturale, agricolo, di attraversamento di piccoli borghi, ci fa diventare un po’ turisti, ci riporta dentro una realtà più rumorosa, con il traffico, le grandi strade, la confusione. Ma è bello e interessante concedersi qualche ora per visitare la splendida cattedrale e per bighellonare senza una meta precisa nelle strade del centro storico di questa città di 180.000 abitanti.
Domattina la parentesi si chiuderà e torneremo sul sentiero fino a Hontanas, entrando nell’ambiente delle mesetas con una tappa lunga e impegnativa nello spirito più vero del Cammino.
Angelo e Carlo
Non potete immaginare, ragazzi, il piacere che mi ha fatto vedere, nella tappa di ieri, il nostro amico orientale. Sapere che tiene duro, nonostante gli acciacchi, e sempre col sorriso sulle labbra.
La storia degli occhiali di Guido mi ha fatto ridere di gusto.
In merito al pernottamento a Burgos, aspettavo con ansia la descrizione della grande festa per i 50 anni di Gerardo. Non ne parlate. Presumo, pertanto, che qualcosa sia andato in maniera differente dalle intenzioni. Il cammino è anche questo, anzi, è soprattutto questo: “imprevedibile”.
Buen camino… Mirella
Aggiornamento:
Emilio si è dissolto nel suo superio;
Manuela dopo tre giorni a Burgos ha interrotto il cammino e questa sera è a Napoli;
Gerardo, sappiamo da Manuela che da Burgos si è spostato in bus a Leon per continuare ginocchio permettendo;
L’amico orientale continua. Questa mattina gli abbiamo chiesto il nome: Han (lo scrivo come l’ha pronunciato);
Poco fa abbiamo riscontrato la ragazza coreana di Saint Jean che ci ha chiesto di te (Si chiama Kem).
Ci manchi nel gruppo. Ogni tanto ti nominiamo. Un abbraccio da Carlo, Gino, Guido e da me.
P.S.: come va?