29 km di passi
Fine tappa che sembra non arrivare mai.
Partenza alle 6 ancora al buio. Il termometro dell’albergue segna 16° e la giornata si preannuncia calda. Attraversiamo il Borgo al suono dei rintocchi orari della campana della chiesa e siamo subito su una traccia sterrata che ci allontana dall’asfalto. Paesaggio agricolo, al lavoro sui pendii i trattori che rivoltano lo sfalcio.
Riprendiamo l’asfalto per un lungo rettilineo e giungiamo alle rovine del Convento di San Anton, le cui arcate sovrastano la strada facendoci ammirare l’ornamento di una bellissima strombatura. Con un’ampia curva, sempre sull’asfalto, ci troviamo davanti al borgo di Castrojeriz, sormontato dalle rovine del castello, colorato dal primo sole. Il percorso ci porta vicino alla colleggiata della Virgen del Manzano, poi entriamo nel borgo e lo attraversiamo in tutta la sua lunghezza su un lastricato a disegno geometrico.
Quindi ritorniamo su traccia sterrata in piano che ci porta a ridosso della piccola rampa che sale all’Alto de Mosterales. Il paesaggio dei pendii è coltivato a terrazzamenti e all’orizzonte sempre la muraglia delle pale eoliche. Dopo un breve tratto in piano ci affacciamo di colpo sul panorama ampio che si apre alla nostra vista verso il confine tra le province di Burgos e Palenzia, con l’abitato di Itero de la Vega. Prima del confine e del Puente de Itero fermata obbligatoria all’Hospital per pellegrini di San Nicolas della Confraternita di San Jacopo di Compostella.
Da Itero de la Vega percorriamo il lungo tratto di 8.5 km che attraversa il paesaggio agricolo della Tierra de Campos sotto un sole caldo e senza la minima ventilazione. Si ha la sensazione che il borgo di Boadilla del Camino, nostro fine tappa odierno, non arrivi mai. Dopo 6 ore di cammino entriamo nell’albergue prenotato “En el Camino” e ci godiamo il meritato riposo, dopo una doccia rinfrescante e dopo aver fatto il bucato.
Le cicogne che hanno i nidi sul vicino campanile di Santa Maria ci fanno sentire il loro caratteristico ticchettio legnoso fatto battendo il lungo becco.
L’ingresso dell’albergue affaccia sulla piazzetta dove si innalza il Rollo Jurisdiccional, colonna gotica del XV secolo a rappresentazione del potere giuridico.
Angelo e Carlo
Forza e coraggio!Vi raccomando di avere il morale sempre alto.Un caro saluto .