25 km di passi.
Ogni giorno ha storia a se’.
Questa mattina Carlo anticipa la partenza alle 5. A seguire, alle 6, lasciato lo zaino di Guido per la spedizione a destinazione con il servizio di corriere, mi incammino insieme a Guido e Gino. La scelta di Guido è dovuta ad una incombente tendinite e quindi alleggerire il cammino per qualche giorno può essere opportuno. Procederà con calma e quindi ci si vedrà direttamente a destinazione, a Carrion de los Condes, all’hostal Santiago già prenotato.
È una tappa non impegnativa ma la partenza alle 6 è motivata dal rischio pioggia che si vorrebbe contenere (ha piovuto in serata). Si esce dalle luci di Boadilla del Camino per entrare nell’oscurità del percorso che per un lungo tratto costeggia il Canal de Castilla fino ad attraversare la chiusa in entrata a Fromista. Ci fanno compagnia il canto degli uccelli e il gracidare delle rane. Siamo tanti in cammino. A Fromista il cartello all’ingresso ci ricorda che stiamo attraversando un sito cluniacense di questo importante itinerario culturale europeo.
Sosta al bar per la colazione e poi si continua. Scavalchiamo l’autovia A-67 e cominciamo il lungo tratto su sterrata che, per circa 18 km in affiancamento alla strada asfaltata e quasi in continuo rettifico, ci porterà a Carrion de los Condes, destinazione di arrivo odierno.
In lontananza il cielo è scuro, nuvoloso, carico di pioggia. È bello da vedere. Noi siamo ancora al sole ma procediamo con passo sostenuto, agevolati dall’andamento planoaltimetrico, per cercare di limitare l’eventuale pioggia.
A vista d’occhio campagna coltivata e poi borghi da attraversare in successione: Poblacion de Campos, Revenga de Campos, Villarmentero de Campos, Villarcazar de Sirga e infine Carrion de los Condes, il centro più grande. Stiamo nella Tierra de Campos, territorio agricolo, come ci ricorda il nome dei borghi.
Riusciamo ad arrivare a destinazione senza bagnarci e puntiamo verso l’hostal prenotato. Oggi la sistemazione è molto confortevole (ogni tanto ce lo concediamo). Ci troviamo al bar con Carlo e, sorpresa, riappare Emilio, febbricitante, con il quale prendiamo l’appuntamento a Léon per mangiare insieme, in quanto lui procederà con il bus per concedersi qualche giorno di riposo in città.
Poco dopo arriva anche Guido che ha camminato bene e questo ci fa piacere. Il gruppo si ricompone. Guardando la cartina del Cammino francese sulla guida notiamo che stiamo sul tratto più meridionale dello stesso e nei giorni a seguire, verso Leon, piegheremo verso nord-ovest. Sempre la guida ci dice che siamo a circa 426 km da Santiago.
Ogni giorno ha storia a sé e ogni giorno è un’avventura da vivere. Andiamo avanti.
Angelo e Carlo
Sono contenta di assistere, con la vostra descrizione, alla ricomposizione del gruppo di amici. Forse sono stata un po’ dura con le mie considerazioni su Emilio. Spero che non le abbia lette e, comunque mi fa piacere se mi sono sbagliata sul suo conto.
Forza Guido! Un campione come te non può mollare.
E voi Carlo, Angelo e Gino state davvero dimostrando di essere grandi: zaino pesante e fatica, senza alcun segno di cedimento.
Per Gino: ho visto in foto il tuo bel cappello “nuovo” a falde larghe; i miei guantini “nuovi” li utilizzerò nella stagione fredda.
Un saluto a tutti e buon proseguimento.
Mirella