26 km di passi.
Da Portomarin Carlo ed io siamo i primi a partire alle 7, fatta colazione al bar della Pension Arenas.
Il tempo è bello, c’è fresco e un po’ di bruma copre le parti più alte delle colline sovrastanti l’Embalse de Belesar. Il percorso ci fa attraversare un ponte per poi abbandonare l’asfalto e salire su sterrata all’interno di un pendio boscato. Si esce quindi allo scoperto e il sole dissolve questa leggera nebbia e la giornata di cammino, in un continuo saliscendi, ci porterà ad attraversare, anche oggi, questo paesaggio galiziano, verde, agricolo, con la presenza di allevamenti di bovini, tante stalle e grossi stabilimenti di produzione di alimentazione animale. Attività di trattori nei campi, lavoro nelle stalle.
Seguiamo per lunghi tratti, lateralmente la LU-633, ogni tanto ce ne stacchiamo e poi da Gonzar percorriamo in parte viabilità locale su asfalto e in parte su ampia sterrata.
A tratti si creano quasi assembramenti bordo strada, certamente il numero dei camminatori è aumentato: a chi sta concludendo con gli ultimi 100 chilometri si è aggiunto chi ha iniziato i suoi primi e unici 100 chilometri. Insomma il cammino offre possibilità a tutti.
A Ventas de Naron, circa a metà percorso, in una piccola chiesa, quasi una stanza, senza banchi, un uomo, forse un sacerdote, cieco ci mette il timbro sulla credenziale facendosi guidare la mano nella posizione giusta.
Subito dopo, quasi nella cunetta stradale vediamo in una corona di pietre un rettangolo bianco con la foto di in viso d’uomo e uno scritto: è la “lapide” che ricorda un inglese morto a Ventas il 15 settembre 2015 al suo ottavo cammino.
Tra le alberature aumentano gli eucalipti, continua la presenza di maestosi castagni, sempre in compagnia di querce e pioppi.
I borghi sono sempre di dimensioni ridotte e lasciano ampi spazi di campagna tra l’uno e l’altro. Sempre presenti bar e albergue a servizio di questo esercito in marcia.
Si arriva a Palas de Rei e passandoci davanti entriamo nella chiesa di San Tirso dove un sacerdote che ci timbra la credenziale ci dice che quel timbro è uno dei più vecchi del cammino. Non possiamo che credergli.
Fatto pochi passi arriviamo a destinazione: hotel Casa Benilde.
Sulla guida leggiamo che Palas de Rei una volta era la penultima tappa del cammino, oggi è una cittadina moderna priva di qualsiasi testimonianza del passato.
Annotazione finale: siamo a 67 km da Santiago. Ultreya!
Angelo e Carlo
Carissimi Angelo e Carlo, è quasi terminato il vostro lungo viaggio a piedi. Ce l’avete fatta!! Vi ho seguito ogni sera ed ho avvertito anch’io la fatica e i disagi che avete provato, ma tutto questo compensato dalla visione di tanti posti belli e interessanti. Bravi, che dirvi di più. Mi dispiace un po’ lasciarvi, eravamo diventati amici e mi mancherà l’appuntamento serale. Spero di continuare a sentirvi qualche volta tramite Alessandra. Un abbraccio affettuoso e ancora bravi!! Ci “sentiamo” a Santiago!