30 km di passi.
A 37 km da Santiago. Solo dopo si potrà conoscere il significato di questa avventura, darle un senso, capire cosa rimane.
Questa mattina alle 6, ancora buio, Carlo ed io, anticipando gli altri, usciamo dall’hotel e, fatta colazione in un bar aperto a quest’ora, prendiamo la via per una giornata di cammino che sarà lunga, circa 30 km, e ci porterà ad Arzua.
Continui saliscendi caratterizzano anche oggi il percorso che alterna tratti su asfalto a tratti su sterrata, in affiancamento o distaccandosi dalla viabilità e dal rumore del traffico. A circa metà della tappa attraversiamo Melide, centro grande che apre una parentesi nel nostro andare immersi in un paesaggio naturale, dove risaltano ampi tratti boscati con prevalenza di eucalipti, agricolo e pascoli utlizzati per l’allevamento dei bovini.
Nei piccoli borghi dove passiamo molte sono le stalle. A tratti sembra di stare in Trentino. Per la prima volta passando nei boschi di eucalipti percepiamo l’odore balsamico di queste piante.
Personalmente devo sforzarmi per mantenere la concentrazione sull’andare odierno, godendo di quello che vedo, dei profumi che sento, quasi a voler prolungare il cammino che, invece, da quello che leggiamo sui cippi, e come sappiamo, sta arrivando al suo epilogo di Santiago.
Si comincia a pensare, troppo, in avanti a sabato, tralasciando il momento presente. I nostri passi, uno dopo l’altro, ci hanno portato in un rapporto diretto, fisico, sensoriale, ma anche interiore, a sentirci parte dell’ambiente misurando il tempo con lo spazio percorso a piedi, esaltando l’attività primordiale dell’uomo nel suo relazionarsi con lo spazio e con gli altri: il camminare. E siamo al ventottesimo giorno di cammino. Esperienza assolutamente nuova che teoricamente si è progettata, pianificata e che ora è quasi consuntivata nei fatti. Solo dopo si potrà conoscere il significato di questa avventura, darle un senso, capire cosa rimane. Ma credo ci vorrà tempo. Per adesso pensiamo a camminare. Ad Arzua alloggiamo alla Pension Rua. L’abitato è strutturato su un lungo rettifilo, piuttosto grigio come qualità ambientali.
Domattina i passi cominceranno a consumare i 37 km rimasti per arrivare all’Obradoiro di Santiago.
Ultreya!
Angelo e Carlo