Ho percorso negli anni chilometri di pensieri sottoterra, camminando nella metropolitana di Roma. Tutti i giorni. Mattina e sera. Sera e mattina.

Andata. Ritorno. Ritorno e andata.

Quando mi soffermo su questa considerazione, penso che la mia vita ha sfiorato milioni di vite. Che hanno camminato al mio fianco per un solo istante, che si sono appoggiate a me, strette il tempo di un viaggio.

Nella metropolitana di Roma, spesso, i miei pensieri si sono indirizzati al mondo, aprendosi ad esso, alla sue molteplici sfaccettature. Quasi a percepirne, sì proprio lì sotto, al buio illuminato dalle luci artificiali, la sua anima.

Che, a volte, può anche essere piena di sole.

Ecco, nella metropolitana di Roma, io spesso ho pensato profondamente al mondo, quasi sentendolo quel suo unico respiro in quell’istante di vita in comune, destinato a disperdersi, l’attimo dopo,  nei milioni di rivoli dell’esistenza umana.

Nella metropolitana di Roma, è strano a dirlo, ma io spesso ci ho profondamente sognato. E ad essere sincera il mio tempo perduto, a volte, è proprio lì sotto che l’ho recuperato.

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3 thoughts on “Nella metropolitana di Roma”

  1. Ben tornata! i tuoi ricordi e le tue considerazioni mi piacciono sempre di più.Anche la Metro è fonte d’ispirazione.Brava osservi e vedi cose che gli altri non vedono,

  2. Cara Ale sei una delle poche persone che riescono a trovare qualcosa di bello anche nella nostra metropolitana. Io purtroppo riesco a coglierne solamente i cattivi odori, l’eccessivo sovraffollamento, la sporcizia, l’attenzione esasperata agli immancabili borseggiatori e tanto altro. Quella che trovo nella metropolitana è un’umanitá che mi passa accanto veloce e che non vuole contatti con nessuno nascondendosi dietro cuffiette che sparano musica, telefoni con giochi ipnotizzanti, giornaletti con notizie sintetizzate. Mi chiedo: ma prendiamo la stessa metro?
    A proposito se l’ATAC leggesse quanto hai scritto penso ti proporrebbero uno spot pubblicitario.
    Sei forte😘
    p.s. come ti avevo promesso ora che sono in ferie ho ripreso a leggere il tuo blog. Ribadisco sei proprio forte😘😘

    1. Si Fiorella e’ vero quello che dici e quello che vivi tu lo vivo anche io. Ma a volte da quel vivere in maniera subumana che e’ la vita della metro di Roma mi e’ capitato di apprezzare maggiormente l’umanita’. Forse perche’, a scavare bene e a fondo, esiste ancora.

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