“Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi.”
Aldo Moro
Recentemente, durante una delle tante trasmissioni dedicate ad Aldo Moro, ho sentito queste parole da lui pronunciate sulla verità. Una frase sicuramente celebre, che in questo periodo della mia vita mi colpisce più di quanto potesse farne in altri. Parole illuminanti, sulla verità illuminante. Medito e rifletto sul perché queste parole oggi mi colpiscono così, sul perché le sento sulla mia vita a darmi, sì, coraggio benché con una certa difficoltà cerchi di coglierne il collegamento con quello che mi suscitano nella mente.
Cosi’ provo con passi incerti ad avanzare su un percorso di sassi sparsi, li’ sul fiume del pensiero del quale mi sembra di dover attraversare le sponde. Sui primi di essi mi sovviene forte la ricorrente sensazione dei mondi paralleli. Una percezione fino a qualche anno fa ancora vaga, che oggi sento vicina al definirsi. Una di quelle percezioni un tempo sfuggenti, a tratti quasi irreali, che si trasformano in una sorta di faro, a sua volta tristemente illuminante, del cammino.
Avanzo saltellando sui sassi con la consapevolezza della tristezza dei miei pensieri. La sensazione di essere circondata da universi che nel loro apparire sono così simili al mio e che in realtà scopro spesso essere anni luce lontani da me.
Mi barcameno con passo incerto sul sasso, quello del disincanto della vita, che sento ormai sopraggiunto nella mia. Nella convinzione di un mondo sempre più privo di verità. Di quella che è la mia verità.
Affronto di contro, quasi con sicurezza, il sasso della necessità. Di un continuo e vigile retropensiero. Che assicuri la mia sopravvivenza lì dove quel che appare è così tanto distante da quello che è. Il passo su questo sasso e’ ormai stabile. Faticoso ma deciso. Forse perché vicino alla terraferma delle certezze, meta dei miei stessi passi incerti, tristi e disincantati, lì dove non se ne può fare davvero a meno di sentirlo dentro, nel profondo, quanto vero sia che la verità e’ illuminante. Di quanto vero sia che la verità ci rende coraggiosi.
Sull’altra sponda del fiume dove i sassi mi hanno accompagnata, io trovo quel posto di me stessa dove sento chiaramente quanto la verità si persegua e si inserisca senza forzature nella vita. Non come quando si cerca di incastrarla in spazi angusti che non le appartengono. Piegandola o a volte mutilandola per accomodarla dove un qualunque compromesso ci consiglia in maniera subdola di fare. Per trarre vantaggi da fatti e situazioni o semplicemente perché qualcuno ci suggerisce di farlo. La verità non è divisibile come spesso qualcuno ha voluto farmi credere. Spesso qualcuno che in tempi lontani dal disincanto avrei chiamato “brava persona” e che oggi, così come la verità, qualche sasso più doloroso sotto i miei piedi me lo ha fatto capire bene che non può essere anche contemporaneamente e un poco “una cattiva persona”. Che la verità è verità e le brave persone sono brave persone, senza più e senza meno. Cose che sono esattamente quello che sono. E tutto il resto non è altro che assenza di verità, e dunque buio, l’inganno così poco illuminante di chi si accontenta nella vita di dare e ricevere mezze verità, che altro non sono che enormi bugie.
Sono d’accordo è proprio vero..