Penso a mia madre. Il suo ricordo non mi abbandona mai e so di certo che, fosse solo per questo, mia madre è stata una buona madre.

Mi chiamava “pucinella”, mai sentito da lei cose del tipo amore o tesoro ma per me pucinella è stata sempre la parola più bella e tenera del mondo. Anche adesso che lei non c’è più, la sento ancora chiamarmi in quel modo. Da qualche luogo, con la sua voce, la sua intonazione e il sorriso. Anche tutte le volte che piango perché non c’è più. E penso che se continua a consolarmi pure adesso che non c’è più, mia madre non sia stata solo una buona madre ma che l’abbia fatto davvero straordinario il suo lavoro, di Madre.

17 maggio 2021 – 17 novembre 2021

“…Nel morire, vivi ovunque, dappertutto sta zitta la tua voce che ride, non mi muori più, da quando muori…” Beatrice Zerbini In comode rate – Poesie ed eventuali – Inedita 2020

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