Oggi parliamo…
🎤🎧 …di argomenti di tendenza e prospettiva 🖤 👓🔍💙

🖋 Nel mentre cerco di raccapezzarmi tra le generazioni Boomers, X, Y Millennials, Z Centennials Zoomer e Alpha, mi accorgo di non avere più l’elasticità mentale necessaria per orientarmi in cotanto parapiglia. Mi ci vuole qualche minuto per realizzare che essendo nata nel 1971 appartengo a quella X e che, solo per una manciata di anni, avrei scavallato la soglia dei Boomers, quelli, cioè, della cui propensione all’approfondimento i nostri figli sembrano prendersi gioco sostenendo che è da Boomers chiedersi, per esempio, perché uno si chiama Boomer! L’ammonimento del Boomer è che c’è poco da ridere. La tecnologia, che sembrerebbe giocare un ruolo fondamentale nella differenza tra generazioni, rispetto al tempo corre in maniera esponenziale tanto che, in men che non si dica, anche loro, Centennials-Zoomer della generazione Z dei suoi stivali, diverranno i corrispondenti Boomers della generazione Alpha. Il ragionamento, come si conviene al Boomer doc, viene pure ben spiegato con riferimenti a iperbole e asintoto, a elementi cioè di geometria analitica che al limite, però, affascinano una come me della generazione X mentre sembra scalfire ben poco quelle lenze della Z.

Le generazioni mi danno lo spunto per cavalcare il trend topic dell’adolescenza, argomento cioè topico topico che inevitabilmente mi conduce al paragone con i tempi della mia adolescenza, dei quali prendo atto che sono sufficientemente lontani, collocati cioè nel passato remoto, remoto e che, quindi, di prossimo a questi della generazione Z non hanno molto in comune. La conferma di ciò mi sovviene nel mentre mi interrogo su quanto sia stata topica la mia adolescenza per mia madre. Certamente non le saranno sfuggite talune problematiche connesse alla crescita dei suoi figli, non dico questo, ma certamente la modalità della sua presenza in quelle era, forse, per così dire, meno istituzionalizzata, cioè un pò più incanalata in un flusso di carattere naturale, affidato all’istinto. Certo non si può dire che l’evoluzione del mondo non apporti miglioramenti e, dunque, che anche la maggiore istituzionalizzazione dei problemi evolutivi della specie non debba inquadrarsi positivamente. Sono consapevole del fatto che se noi della generazione X siamo comunque cresciuti, non è affatto detto che lo abbiamo fatto bene e che, quindi, tocca stare molto attenti a prenderci come esempi per questo o quell’altro comportamento quando si tratta di insegnare qualcosa ai figli.

L’argomento, seppur di tendenza, resta tuttavia circoscritto alla premessa del mio messaggio vocale anche se la cosa mi decido a comunicarla dopo oltre quattro minuti di registrazione. In effetti il trend topic non c’entra un fico secco con quello che mi frulla oggi per la testa, con questa volontà, cioè, di condivisione di questioni profonde sul senso della vita e su quanto la prospettiva sia la chiave per aprire porte anche molto, ma molto chiuse. Mi pare di parlarne (pure troppo) facilmente. Mi incarto, invece, piu’ di quanto mi aspettassi, nella realtà della carta bianca e delle parole, alle quali affido le sorti delle mie considerazioni verbali mal espresse, confidando in una presunta capacità di chiarimento postumo per iscritto. Me ne accorgo mentre cerco di riorganizzare pensieri un pò troppo ammaccati dagli eventi della vita, da sentirli adesso spossati, senza vigore.

C’è che la prospettiva tocca cambiarla spesso e volentieri per restare a galla e questo richiede molto sforzo e una gran fatica soprattutto quando mi convinco che certe porte sono ahimè blindate, chiuse per bene, molto più di quello che io credo.

Immagine di Christian Schloe

Share:

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.