Oggi pomeriggio sono andata a riguardare i disegni della mia amica bella Stefania Mirra. Quella che, per intenderci, ha realizzato il disegno della copertina del mio libro Come un pappagallo verde su un ramo grigio d’inverno, creata appunto dallo schizzo di un suo disegno, realizzato mentre mangiavamo patatine a casa sue e le raccontavo, a grandi linee, di cosa quel libro parlava. I suoi disegni a me piacciono tanto e, quando Stefy mi fa uno schizzetto, io lo utilizzo per scriverci qualcosa e restituirlo all’Universo. Era già da un pò che ne parlavamo di unire i nostri interessi: io la scrittura, lei il disegno. Oggi abbiamo quindi definito che su questo blog ci sarà anche la rubrica: Le schizzatə
Sì, fa un po’ pensare a delle persone matte (cosa pure abbastanza vera, in effetti…) ma in realtà speriamo possa meglio definirsi in una sorta di brevi miei scritti ispirati dagli schizzi dei suoi disegni o schizzi dei suoi disegni ispirati da brevi miei scritti…
Scrivo parole come intrecci di lana. Ai ferri le mani si muovono svelte. Seguono punti, incroci e disegni. Le parole anche. Lavoro a maglia parole. Seguo il punto e sferruzzo. Come una che non ha mai sferruzzato la lana. E neanche le parole. Elena lana se ne sta sullo sfondo a ispirare. E’ un pomeriggio d’autunno invecchiato. Romantico e giallo come le foglie che vedo dalle finestre del soggiorno. Dolce come un vecchio saggio. Mi rannicchio nelle sue mani piene di rughe e riposo.
Schizzata pilota – disegno di Stefania Mirra – Elena lana
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