Ovunque io volga lo sguardo non riconosco più nulla. Sono in una città fantasma, in una regione sconosciuta, in una nazione straniera, in un mondo altro. Te ne sei andata, mamma, e io mi sono persa. Perdendoti mi sono perduta. Sono sola in questo solito mondo sconosciuto, in una vita nuova che se ne sta, pulsante e sanguinante, nella vita vecchia. Che ormai ripara come carta velina, come una pelle che si sfalda e che mi espone all’incendio di un sole d’estate che mi scotta, al freddo di un inverno che dovrà ancora arrivare, alla sete di quel deserto che dovrò attraversare, al dolore della pioggia che dovrò sopportare.
Ora restano i fiori
Il 12 giugno
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