“Era d’inverno, se non ricordo male doveva essere d’inverno, anche allora giornate di gennaio, al massimo con qualche punta grigia e umida di febbraio. Erano giorni in cui non c’era da aspettarsi che alzandosi dal letto facesse caldo. Giove e le previsioni astrali mi orientavano già da allora come bussole per trovare la direzione di tempi assai strani, con punte di anzianità che si palesavano la sera anche se avevo più o meno vent’anni. A riconciliarmi con il mondo bastava astrarmi da esso con quella mania, adatta allo scopo, di fare solitari con le carte. Quasi che quelle potessero contenerli tutti i miei pensieri, prendendoseli sulle spalle. Passavo il tempo assorta su quelle carte sistemate sul tavolo di una cucina illuminata malamente con luci basse di lampadine recuperate, quando quelle del voltaggio giusto si fulminavano improvvisamente. Allineavo numeri, figure e presagi mentre ideali uccelli del malaugurio mi giravano intorno a farmi compagnia in quelle lotte con gli assi, i cavalli, i re e le regine. Guerre solitarie tra denari e bastoni. Guerre all’ultimo sangue nelle vene, a scorrere su lame di spade o versate nelle coppe insieme agli intrugli fumanti di Giove.”
Come un pappagallo verde su un ramo grigio d’inverno
REALIZZAZIONE VIDEO E ILLUSTRAZIONI di GLORIA SAYA
VOCE di ANTONIETTA SALE
Con la collaborazione di WHITEROOMAGENCY.IT
luisa_marion_music The Kite