“Gli addii non sono rimovibili dalla nostra esistenza, come non lo è il dolore che alcuni tra essi ci hanno obbligato a sostenere. Però è possibile ritrovarli autobiograficamente, scoprendo ciò che possono averci insegnato: per esempio, a interpretarli nel loro valore umano e morale, rispetto a chi fummo, siamo, potremo ancora e forse divenire. Quando gli addii sono consegnati alla memoria con l’intento di elevarci: letteralmente di innalzarci oltre le futilità dell’esistenza, con le quali inevitabilmente dobbiamo venire a patti.”
Nel silenzio degli addii di Duccio Demetrio
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