39,8 km di passi.
Oggi è stata una tappa impegnativa, lunga circa 40 km, con un tracciato quasi totalmente rettilineo in affiancamento alla strada, con gli ultimi 8 – 9 km di ingresso a Leon percorsi tra insediamenti industriali, centri commerciali, autosaloni e poi i quartieri periferici.
Il tutto accompagnato dal rumore del traffico. A pensare al silenzio di questa mattina quando siamo partiti da El Burgo Ranero o ai giorni precedenti, camminando immersi in un paesaggio agricolo…Questo capita quando sul cammino si incontrano le grandi città: Pamplona, Burgos e ora Leon. Comunque arrivare al centro di Leon e rimanere senza fiato davanti alla cattedrale è un’emozione indescrivibile. Andiamo alla cronaca: la partenza alle 6, dopo la colazione all’hostal dove abbiamo pernottato con Carlo e Guido che, per problemi di piedi, spediscono gli zaini e decidono di limitare il cammino odierno a circa 25 km per poi prendere un mezzo fino a Leon.
È ancora buio, il cielo è stellato. Paesaggio agricolo e il sole che intorno alle 7 si alza come al solito alle nostre spalle. Sulla sterrata siamo in compagnia di chi questi giorni ha percorso le nostre stesse tappe ma che, da oggi, avendo noi allungato fino a Leon, perderemo sul cammino, dove incontreremo nuovi compagni di avventura. Ci dispiace. Abbiamo così salutato Pablo, conosciuto a Roncisvalle.
I borghi attraversati, Reliegos, Mansilla de las Mulas, Villarmoros, Puente Villarente sono piccoli centri immersi in un passaggio agricolo, mentre da Arcahueja, Valdelafuente, Puente Castro già si annuncia la periferia di Léon.
Alle 16.30 giro in città con un bel sole, visita alla cattedrale, alla chiesa di San Isidoro, sosta al bar e poi a cena al ristorante collegato all’hostal odierno “Boccalino”, dimenticando il menù del Pellegrino che ci ha accompagnato fino ad oggi.
Angelo e Carlo