20 km di passi.
Ultreya!
La tappa di oggi è intenzionalmente breve e prevede l’arrivo a Las Herrerias, proprio all’inizio della salita per l’O’Cebreiro.
Consentirà una tregua soprattutto per Carlo e Guido permettendo loro di limitare lo sforzo dei tendini infiammati per prepararsi ai 28 km della giornata di cammino di domani, impegnativa per la salita di 600 m ma soprattutto per la discesa lunga e a tratti ripida fino a Triacastela.
Il percorso odierno risale la valle de Valcarce camminando a ridosso della strada N-VI, fortunatamente su corsia quasi sempre protetta e intersecando più volte il corso del rio Pereie, che poi diventa rio Valcarce, e passando analogamente più volte sotto l’A-6, l’autostrada che ha spostato il traffico di lunga percorrenza dalla N-VI tanto che nelle ore di cammino possiamo contare forse una decina di auto che ci passano a fianco. C’è da dire che l’A-6 è una presenza “ingombrante” nella valle, molto verde.
Oggi il cielo è grigio e minaccioso di pioggia e i rilievi che ci sovrastano sono coperti da uno spesso strato di nuvole. Altro segno che l’ingresso in Galizia è prossimo, lo faremo a meno di due chilometri prima dell’O’Cebreiro. Temperatura ideale per camminare.
Il cammino è tranquillo, si attraversano i piccoli borghi di Pereje, Trabadelo – l’ingresso al paese avviene attraverso un castagneto con alberi secolari -, La Portela fino ad arrivare a Vega de Valcarce, il centro forse più importante tra questi. Poi Ruitelan e infine Las Herrerias a poco più di un chilometro.
Alloggiamo in una casa rural privata “El Capricho de Josana”, molto accogliente.
Questa giornata forse si può caratterizzare con il vivere l’attesa del cammino di domani, di quello che significherà giungere al monumento del Pellegrino all’O’Cebreiro, mettere i passi sul terreno della Galizia entrando nella parte conclusiva del Camino iniziato il 12 maggio da Saint Jean Pied de Port. Ma i passi sono ancora tanti. Ultreya! (Avanti!)
Angelo e Carlo