A me mi hanno sempre incuriosito quelli vicini che però sono lontani.
Quelli che sono di un pianeta che sfiora il mio, cammina con il mio, gira con il mio. Ma è un pianeta diverso… dal mio.
Io me li immagino questi come se fossero come me.
Davvero ci provo, perché non ci arrivo. A realizzarlo questo altro da me degli altri.
Di quegli altri che invece ci stanno così dentro, all’altro da me.
E non è per protesta che mi ci accanisco.
E’ che proprio io non lo capisco.