In estate un po’ tutto si ferma. In quel trascorrere lento delle mie giornate, i telegiornali mi giungono da lontano, come fuori dal tempo. Diventano vintage, retro’ quasi quanto una replica datata. Le notizie fanno giri lunghi, attraversando strade assolate. Quando giungono, sono tramortite. Forse gia’ morte, sicuramente superate.
Il mio cervello e’ come blindato dentro se’ stesso, a non volerne proprio sapere fino a quando, alla ripresa della vita normale, si riprendono anche le notizie ed il telegiornale. Che sblindati e ringiovaniti tornano ad essere anche troppo attuali, lì a colpirti come pietre e non piu’ ovattati come quando eri in vacanza a galleggiare.
E lo so che alla fine questa e’ una questione solo mia personale, ma a me pare sempre che anche l’angoscia se ne vada in vacanza in estate. Poi, cascasse il mondo, te la vedi tornare. Triste e mogia con le sue valige pesanti, proprio quando l’estate finisce con qualche temporale piu’ forte.