Da qualche tempo ho rispolverato la mia patente, dandogli finalmente un senso. Grazie alla buona volontà scorpionana di Antonio, sono riuscita ad abbattere le mie impuntature capricorniane ed ora mi aggiro nel traffico, fiera di ogni mia ripartenza in salita o che so, di un cambio di marcia o un parcheggio in retromarcia particolarmente riusciti.
Io non lo credevo mica possibile questo diventare un tutt’uno con una macchina! Connettere il cervello in maniera tale che, contemporaneamente, si riesca a guardare la strada davanti, di lato, di dietro, scalare o avanzare di marcia, premere la frizione senza toccare l’acceleratore, togliere il piede dalla frizione, frenare o accelerare, mettere e togliere le frecce.
Io, poi, che per realizzare la destra e la sinistra devo ancora pensarci sopra qualche secondo pensando alla mano con cui scrivo.
Per le strade di Roma, al volante della mia macchina, io lo confesso che mi sento un poco Mr Magoo, quel personaggio che scampa tutti i pericoli in mezzo ai quali passa. La sera quando torno a casa ripenso ai pericoli corsi e scampati e mi viene una specie di tuffo al cuore.
Stamattina, poi, pensavo che io, Mr Magoo nella mia macchina, sono una metafora della mia stessa vita. E se ci penso e’ ancora un tuffo al cuore quello che sento!
:)))
Ale sei troppo forte. L’immagine di te al volante con attaccato sul vetro della macchina l’adesivo di Mr. Magoo è troppo divertente!!!!!!!! 😉