Mi hanno sempre affascinato le esistenze che viaggiano intorno al mio mondo, pianeti di altre galassie che solo per pura coincidenza dell’universo si ritrovano accanto, parallelamente, senza mai incontrarsi. Io di mondi paralleli al mio ne ho studiati molti perché è da sempre che mi porto dietro questa predilezione nella vita per tutto quanto c’è di umano in giro, soprattutto quando l’umano è così diverso e distante da me.
Oggi mi concentravo su pensieri simili, ma anche più inconsistenti tipo i tacchi delle scarpe che usano le donne. In effetti mi basta poco per sterzare con il pensiero dall’alto dell’universo e delle sue galassie alla strada, ai piedi e ai tacchi delle scarpe. Che poi anche quello per me è un mondo parallelo, che un po’ le donne che ci camminano bene sui tacchi mi hanno sempre dato questa sensazione di essere proprio un pianeta diverso da quello che sono io, che sui tacchi non sono mai riuscita a camminarci come si deve.
A volte, lo ammetto, dal basso dei miei tacchi io mi ci sono sentita una donna mancata soprattutto quando intorno al mio mondo gravitano pianeti paralleli, addirittura di uomini più donne di me. Uomini primedonne che come linee rette non incroceranno mai il mio mondo, accanto al quale passano in parallelo, sfiorandolo e, fortunatamente, soltanto.
Chissà perché il verbo sterzare?
Solo tu potevi cogliere il mondo parallelo insito nel verbo utilizzato.😊