Ci sono volte che uno si sente stanco di parlare. Che le parole sono sempre e solo quelle. Che come le metti o le aggiusti, sono poi le stesse. A rigirarsi da capo a coda e da coda a capo. Che ci sono volte che le parole strisciano senza volare. Come serpenti che avvelenano dentro l’anima. Che ci sono volte che arranca, zoppica. Senza appoggi per reggere i colpi.
Che ci sono volte che affondano.