“A volte l’uomo e’ straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza” scrive Dostoevskij in “Delitto e castigo”. “Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente” sembra rispondergli Pavese in “Il mestiere di vivere”
Ho letto che la sofferenza è solo dell’uomo, neanche gli angeli possono provarla. Se la sofferenza viene offerta a Dio è un grande segno di fede perché nessun’altra cosa è come la sofferenza. E il Signore questo cerca nell’uomo… La dimostrazione che gli vuoi bene e hai fede in Lui nonostante la sofferenza.