Tutto è cominciato per colpa di un sogno. Il solito sogno. Quindi, poco importante per essere la colpa del tutto. E’ facile dimenticare un sogno. Più difficile assecondarlo e una storia può cominciare per caso, per caso continuare e per caso finire. Come la vita. E’ un caso la vita.
Solite cose banali. Non va affatto bene.
Vado avanti col tempo. Ma solo di poco. Una mattina come tante ma con un silenzio diverso. Tutto senza parole come un film in bianco in nero. Cosa c’entri, poi, un film in bianco in nero con il silenzio non so proprio spiegarlo. Strana sensazione. Un film in bianco in nero stona sul serio con una giornata perfetta come questa. Tutto al punto giusto, il cielo, il sole, i colori.
Me ne sto qui a sorseggiare il caffè senza pensieri nella testa. Poca fantasia. Voglia di dormire.
E’ molto presto e non c’è troppa gente affannata e frettolosa per strada. Tutto è quasi ovattato come il fumo di una sigaretta. Non c’è troppa gente o sono solo io che non la vedo, non la tocco, non la sento. Come quelle scimmiette sul comò che ti ritrovi ogni tanto a guardare.
Ogni tanto può capitare di sentirsi come “tre scimmiette sul comò”. E quando capita, senti che non ti senti.
Torno indietro nel tempo. A qualche minuto fa, allo squillo del telefono. Ai chilometri annullati in un istante. Ai chilometri ritornati in un istante. Non ho voglia di sentirmi triste oggi. Non ho voglia di sentirmi affatto.
Quindi spengo l’interruttore dei colori e vado a mangiare.