A proposito di scrittura e scrittori.
“…scrivere è correggere la vita, anche se correggiamo una sola virgola al giorno, è l’unica cosa che ci protegge dalle ferite insensate e dai colpi assurdi che ci infligge l’orrenda vita reale (in ragione del suo essere orrenda, il tributo che dobbiamo pagare per scrivere e rinunciare a una parte della vita autentica non è così duro come si potrebbe pensare) o meglio, come diceva Italo Svevo, è il meglio che possiamo fare in questa vita e, proprio perché è il meglio, dovremmo desiderare che tutti lo facessero: “Quando tutti capiranno con la mia stessa chiarezza, tutti scriveranno. La vita diventerà letteratura. Metà dell’umanità si dedicherà alla lettura e a studiare ciò che l’altra metà dell’umanità avrà scritto. E il raccoglimento occuperà la maggior parte del tempo, che così sarà strappato all’orribile vita reale. E se una parte dell’umanità si ribellasse e si rifiutasse di leggere le elucubrazioni degli altri, meglio. Ognuno leggerà se stesso.” Leggendo gli altri o noi stessi, vedo poco spazio per eventi bellici e molto, invece, per la capacità di un uomo di rispettare il diritto dell’altro, e viceversa. Niente è meno aggressivo di un uomo che abbassa lo sguardo per leggere un libro che tiene in mano. Bisognerebbe partire alla ricerca di questo raccoglimento universale. Mi si dirà che si tratta di un’utopia, ma soltanto nel futuro tutto è possibile.”
“Scrivere e’ smettere di essere scrittore” – Enrique Vila-Matas
(Tratto da Autodafé, la rivista del Parlamento internazionale degli scrittori., n.1, 2000, ed. italiana edita da Feltrinelli, Tradotto dallo spagnolo da Luisa Cortese)
Articolo completo su www.enriquevilamatas.com
In questi giorni ci pensavo anche io a scrivere qualcosa. Così anche solo per poter “sfogare” il mal di vivere. Hai avuto, come sempre, un tempismo perfetto con questo post . In effetti scrivere è la cosa più bella … non so se un geometrino di provincia riuscirebbe a farlo bene . Confermo l’ultima bellissima frase : “Niente è meno aggressivo di un uomo che abbassa la testa per leggere un libro “.
E allora fallo!